• Home
  • CEA "I Calanchi"
  • La rete dei CEA
  • RiciclAbili
  • Il nostro territorio
  • La Riserva dei Calanchi
  • una casa per nicoletta
  • Connect to green plug
  • Per la scuola
  • Gli itinerari proposti
  • Contatti

VOLONTARI IN RETE 2

Obiettivi generali

 

Sebbene negli anni la sensibilità delle comunità verso le questioni ambientali sia notevolmente aumentata, i Circoli della Legambiente riscontrano, nella loro azione quotidiana, ancora una poca attenzione per le questioni legate alla tutela e alla valorizzazione del territorio, al rispetto delle risorse naturali e più in generale alla cultura della legalità in campo ambientale. L’educazione di una comunità che vuole dirsi sostenibile, che vuole svilupparsi nel rispetto dell’ambiente, dal nostro punto di vista, deve necessariamente fondarsi sul senso civico e sul rispetto dei beni comuni.  In una recente proposta di legge per la prima volta sono stati riconosciuti come beni comuni, tra gli altri, i fiumi, le foreste e le zone boschive, la fauna selvatica e la flora tutelata, i parchi così come definiti dalla legge, i tratti di costa dichiarati riserva ambientale, il paesaggio, i beni archeologici, culturali, ambientali. La salvaguardia di questo patrimonio non potrà realizzarsi compiutamente finché ogni singolo cittadino e in sua rappresentanza ogni amministrazione territoriale, non si farà carico di operare costantemente nell'ottica dello “Sviluppo Sostenibile”. La creazione di un nuovo senso civico, in cui sia alto il valore del rispetto per l’ambiente e il senso di responsabilità individuale, partendo da una nuova consapevolezza e da una efficace educazione ambientale delle future generazioni, è la premessa imprescindibile per la conservazione della biodiversità e delle risorse naturali in generale. Il progetto proposto va proprio in questa direzione.

 

 

Obiettivi specifici

 

L’attività progettuale vorrà promuovere percorsi di cittadinanza attiva ed educazione alla legalità che, siano in grado di favorire la creazione di un orizzonte condiviso tra le comunità locali e la natura, gli habitat naturali che le accolgono. Si potrà promuovere una maggiore coscienza sociale ed ambientale del “valore” del territorio, in termini di mantenimento della biodiversità e, complessivamente, della sua “qualità”, territorio spesso percepito come marginale e depresso. Se cresce la consapevolezza dell’eccezionale importanza dei beni comuni ambientali, sia come valore in sé da conservare a beneficio delle presenti e future generazioni, sia come base per promuovere uno sviluppo locale sostenibile, si potrà contribuire a creare una coscienza ed una identità forte delle popolazioni basate sull'appartenenza ad un territorio dagli straordinari valori non solo ambientali, ma anche culturali, storici, antropologici; valori “forti” su cui è possibile pertanto innescare dinamiche di sviluppo territoriale.  

L’azione progettuale intende,  da un lato, rafforzare le attività messe in campo nel precedente Programma, sulla promozione della tutela del territorio, della valorizzazione delle sue peculiarità e della salvaguardia della biodiversità, in particolare ci si riferisce all'Osservatorio della Biodiversità e al gruppo di volontari per la vigilanza ambientale “Sentinelle della Biodiversità", e dall'altro di estendere i temi e le relative azioni alle altre strutture dell’Associazione che operano nei diversi territori della Basilicata.

Le modalità di intervento sono quelle tipiche dell’animazione territoriale, sperimentate dai Circoli nella pratica quotidiana della politica associativa, al fine di rendere “semplici” ed accessibili questi temi alla grande maggioranza dei cittadini. Il coinvolgimento diretto dei cittadini e dei volontari nelle campagne di monitoraggio o vigilanza, e nelle semplici campagne di studio scientifico come può essere quella sull'osservazione dei cicli di fioritura degli alberi o degli Alberi Padri, renderà i cittadini attivi protagonisti dell’azione di tutela.

Il progetto sarà coordinato dal soggetto proponente, il Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente Potenza e da un Comitato di Coordinamento composta da un rappresentante per ogni organizzazione che aderisce alla rete. Il Comitato di Coordinamento si incontrerà periodicamente durante la realizzazione del progetto, per monitorare la realizzazione delle varie azioni programmate, per coordinare le attività e la realizzazione dei prodotti finali quali dossier, informative, percorsi, campagne di monitoraggio ecc.

Descrizione dettagliata delle iniziative

  • Attività di Coinvolgimento & Comunicazione per stimolare la comunità alla partecipazione attiva al progetto, insieme ai volontari dei Circoli Legambiente.
  • Attività di Osservatorio della Biodiversità, legata all'approfondimento dello studio delle criticità connesse alla tutela del territorio ed alla salvaguardia della biodiversità sia a livello globale che a livello locale, e dei bisogni dei destinatari del programma.
  • Attività di Sentinelle della Biodiversità, che prevede la strutturazione di un  gruppo di volontari, che siano formati per la vigilanza ambientale. Le Sentinelle, in numero di venti dovranno raggiungere, per la durata del progetto un monte di 500 ore di sorveglianza.
  • Attività A scuola di Biodiversità, il progetto prevede la realizzazione di percorsi di educazione ambientale rivolti alle scuole, che affrontino il tema della "biodiversità" nei suoi diversi aspetti. Il Circolo di Montalbano, propone "il sentiero dei frutti ritrovati", che propone di individuare sentieri e tratturi della Riserva Regionale dei Calanchi, per mappare gli alberi da frutto selvatici e reinnestarli con varietà locali  recuperate,  per restituire all'antica funzione gli alberi che costeggiano i sentieri.
  • Attività Mobilitiamoci per la Biodiversità,  partendo dall'idea di cambiamento e di evoluzione della società in chiave sostenibile, le attività che si vogliono mettere in campo sono indirizzate a migliorare la percezione che i cittadini, le amministrazioni e gli enti locali hanno delle questioni ambientali, con particolare riferimento a quelle legate alla tutela del territorio e alla salvaguardia delle biodiversità. Tra le azioni il Circolo propone: "Mappa della Primavera", "Alberi padri", Escursioni guidate con i cittadini attraverso la Riserva Regionale dei Calanchi, giornate di mobilitazione nazionale ed incontri e seminari che coinvolgano enti, associazioni e pubbliche amministrazioni.

Dossier Biodiversità in Basilicata

 

La Basilicata non solo scrigno di biodiversità ma buona pratica per quanto concerne l’azione di tutela. E’ quanto emerge dal dossier “Biodiversità Basilicata” realizzato dalla rete dei Circoli di Legambiente Montalbano Jonico, Pisticci, Avigliano, Potenza, Val d’Agri e Servizio di vigilanza ambientale Legambiente Potenza nell’ambito del progetto “Volontari naturalmente in rete 2” sostenuto da Fondazione Con il Sud.

 

Frutto di un lavoro di monitoraggio sul territorio e di una raccolta dati che ha visto il coinvolgimento volontario di diverse figura professionali, da agronomi forestali a geologi, il dossier è stato presentato a Potenza presso ScamBioLoGiCo, l’ex scalo merci della stazione di Potenza Superiore, recuperato e ristrutturato e presto negozio di prodotti sfusi, a chilometro zero e del commercio equo e solidale oltre che luogo di scambio, incontro e formazione.

 

 Oggetto di studio sono state soprattutto le aree protette della Basilicata che, grazie all’evoluzione normativa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, dall’inizio degli anni ’90 a oggi sono notevolmente aumentate. Il territorio protetto, infatti, non superava i 3.000 ettari di superficie mentre oggi, tra 2 parchi nazionali e 2 regionali, 8 riserve statali e 7 regionali, risultano 19 aree protette per una superficie pari a 193.507 ettari. Il realtà il territorio lucano a tutela è molto più esteso ed equivale a una superficie di oltre 200.000 ettari, ovvero il 20% dell’intero territorio lucano. Un risultato non certo scontato, raggiunto anche grazie all’azione che le istituzioni locali hanno svolto in questo settore.

 

In coerenza con la Strategia nazionale per la biodiversità, le azioni della Regione Basilicata hanno portato infatti all’individuazione di 58 siti afferenti a Rete Natura 2000: 20 ZSC (Zone speciali di conservazione), 35 SIC (Siti di interesse comunitario) e 17 ZPS (Zone a protezione speciale). La Basilicata è stata la prima regione italiana dell’area biogeografica mediterranea a dare piena attuazione alla Direttiva Habitat attraverso l’individuazione delle 20 ZSC. L’impegno della Regione Basilicata è andato anche oltre. In particolare, il Programma Rete Natura 2000 (durante il periodo 2008-2012) attraverso un approfondito monitoraggio, ha permesso di mettere in luce elementi di rilievo in termini di diversità biologica arrivando, nel caso degli uccelli, a individuare un numero complessivo di circa 300 specie. 

 

L’analisi ambientale effettuata all’interno di SIC lucani è stata di fondamentale importanza per valutare lo status degli habitat presenti. Grazie a tale azione si è arrivati a definire una presenza sul territorio lucano di ben 61 Habitat di interesse comunitario. Su 27 siti monitorati, 13 tipologie di habitat sono quelli di carattere prioritario, considerati di particolare valore grazie alla presenza di specie rare: in tutta Europa ne sono state individuate 34 tipologie diverse. Gli habitat di “nuova indicazione”, cioè l’insieme di porzioni di bosco, superfici, pascoli e parchi fluviali sui quali insistono specie animali o vegetali che non erano state censite nelle campagne di monitoraggio passate, sono 123. All’interno di questi nuovi habitat sono state individuate 239 nuove specie animali e 2.279 specie tra vegetali e arboree. Nella sola Murgia di San Lorenzo, in Val d’Agri, presa da esempio, sono state indicate specie di uccelli mai censiti prima come il Coracias garrulus e l’Alcedo atthis oppure specie vegetali come la Stipa austroitalica.

 

“La Basilicata – ha detto alla presentazione Stefano Raimondi, coordinatore Aree protette e biodiversità della Legambiente nazionale – è un piccolo laboratorio, rappresentando su scala locale ciò che avviene nel resto d’Italia sia come ricchezza di biodiversità che come incidenza della legge quadro sulle aree protette e del ruolo di completamento di Rete Natura 200 che hanno portato a una crescita delle aree protette. Ovviamente non basta, occorre sensibilizzare il cittadino e accrescere la consapevolezza, attraverso strumenti divulgativi come il dossier della Legambiente Basilicata”.

 

Anche l’impegno della Regione Basilicata non si è esaurito. Antonella Logiurato, del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, ha infatti annunciato che entro l’anno, in continuità con il lavoro di Rete Natura 2000, verrà completata la Rete ecologica di Basilicata per tutti gli ambiti territoriali, per creare collegamenti tra le aree protette tramite corridoi ecologici e aree di connessione. “Tutte le misure – ha detto – devono poi convogliare nella pianificazione di settore per raggiungere gli obiettivi preposti”.

Download
Dossier Biodiversità 2016
Dossier biodiversità FINITO.pdf
Documento Adobe Acrobat 7.1 MB
Download

Partner Coinvolti


Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente Potenza, Legambiente Montalbano, Legambiente Val d’agri, Circolo Legambiente Avigliano, Legambiente Circolo Pisticci, Legambiente Circolo di Potenza "Ken Saro Wiwa" 

  • Riserva dei Calanchi, un mare di fossili
  • Vivi la storia
  • Vivi il territorio
  • La flora dei calanchi - Le orchidee selvatiche
  • Il Lupo che non conosci
  • Il Cinghiale e gli altri ungulati selvatici
  • L’ avifauna. I rapaci ed il Falco Grillaio
  • Archivio progetti
    • Volontari in rete 2
    • Volontari in rete
    • Lucani Dentro
    • Visite guidate
calanchi, basilicata, visite guidate, cea, montalbano, ionico, riserva regionale, geosito, fossili, chiodo d'oro, escursioni





Schierati, iscriviti, rinnova il tuo sostegno e dai voce alle

battaglie per l’ambiente: i grandi cambiamenti iniziano

anche dai piccoli gesti.

 

Attiva il cambiamento su

👉[DIVENTA SOCIO]


 

Contatti:

CeaICalanchi

Via Roma, 63 

Montalbano Jonico, 75023 MT

SEDE 3471969620  CELL. 3286223129

ceaicalanchi@gmail.com


NEWSLETTER

Iscriviti tramite Facebook
... oppure inserisci i tuoi dati per ricevere la nostra Newsletter:

Acconsento al trattamento dei miei dati personali (decreto legislativo 196 del 30/Giugno/2003)

PRIVACY

Informazioni legali | Privacy
Accesso Uscita | modifica
  • Home
    • Yogatrekking al tramonto nei calanchi
    • Montalbano Jonico e la riserva dei calanchi
  • CEA "I Calanchi"
  • La rete dei CEA
  • RiciclAbili
  • Il nostro territorio
    • Montalbano Jonico
    • Bosco di Andriace
    • Fattoria Magno Greca
  • La Riserva dei Calanchi
    • Geomorfologia
    • Paleontologia
    • Tempa Petrolla
    • Le Appiett'
    • Fauna
      • Foto Gallery
    • Flora
    • Colture Agrarie
    • Come raggiungerci
  • una casa per nicoletta
  • Connect to green plug
  • Per la scuola
    • Riserva dei Calanchi, un mare di fossili
    • Vivi la storia
    • Vivi il territorio
    • La flora dei calanchi - Le orchidee selvatiche
    • Il Lupo che non conosci
    • Il Cinghiale e gli altri ungulati selvatici
    • L’ avifauna. I rapaci ed il Falco Grillaio
    • Archivio progetti
      • Volontari in rete 2
      • Volontari in rete
      • Lucani Dentro
      • Visite guidate
  • Gli itinerari proposti
  • Contatti
  • Torna su
chiudi